INTERNATIONAL DIVING & TACTICAL TRAINING – SUMMER 2025

PADI Certified Courses | Forensic Diving | Tactical & Military Swimming
📍 Locations: Milan – Ferrara – Riccione – San Marino (EU – Schengen Area)Elba Island


🎯 COURSES DESIGNED FOR:

  • Expats living in Europe seeking certified scuba programs
  • Military & Law Enforcement personnel on active or reserve duty
  • Private Security Contractors & Maritime Operators
  • Investigators & Forensic Technicians operating in underwater environments
  • Government Agencies / Intelligence Units requiring tactical waterborne capabilities

🔐 Discretion, professionalism and mission-focused training guaranteed.


PADI CERTIFIED DIVING COURSES

Internationally recognized and valid worldwide

Entry-level to Professional:

  • PADI Open Water Diver
  • Advanced Open Water Diver
  • Rescue Diver
  • Divemaster
  • PADI Instructor Development Course (IDC)

Technical & Specialty Modules:

  • Deep Diver | Nitrox | Wreck Diver | Night Diver
  • Search & Recovery | Navigation | Dry Suit Diver
  • Underwater Photography
  • Tactical Buoyancy & Equipment Handling

🕵️‍♂️ FORENSIC & PUBLIC SAFETY DIVING

Designed for:

  • Public Safety Dive Teams
  • Underwater Crime Scene Technicians
  • Legal & Forensic Consultants
  • Intelligence & Counter-terrorism Divers

Key Topics Covered:

  • Underwater evidence documentation and retrieval
  • Human remains recovery protocols
  • Chain of custody procedures
  • Acoustic & sonar-assisted searches
  • Coordination with legal authorities (EU/INTL law overview)

🎓 Professional certificate issued | Ideal for CV/resume enhancement


TACTICAL & MILITARY SWIMMING

Operational Waterborne Training for:

  • Special Forces Candidates
  • Search & Rescue (SAR) Teams
  • Amphibious Units / PMCs
  • Security personnel operating in hostile maritime environments

Modules Include:

  • Combat swimming techniques
  • Apnea, stress exposure, and cold-water resilience
  • Tactical extractions and underwater approaches
  • Navigation, concealment, night operations
  • Joint training with international instructors (military background)

🚨 Mission-based simulations | Confidentiality assured


📍 TRAINING CENTERS – SUMMER 2025

🇮🇹 MILAN – From June 2025
🇮🇹 FERRARA – From July 2025
🇮🇹 RICCIONE – From June 2025 (sea-based training)
🇸🇲 SAN MARINO – From July 2025

IT ELBA ISLAND -From September 2025


📞 CONTACT & REGISTRATION

📧 Email: info@subacqueaforense.net
📱 WhatsApp: +39 340.819.000.2
🌐 Web: www.subacqueaforense.net

👥 Custom programs available for groups, security companies, and institutions.


Train with professionals. Operate globally. Dive with purpose.
— All programs conducted in English. Multilingual support available on request.

CORSI SUBACQUEI IN PARTENZA – ESTATE 2025

🌍 CORSI INTERNAZIONALI DI SUBACQUEA & ADDESTRAMENTO TATTICO – ESTATE 2025

Corsi Certificati PADI | Subacquea Forense | Nuoto Operativo Militare
📍 Sedi: Milano – Ferrara – Riccione – San Marino (UE – Area Schengen)Isola d’Elba


🎯 CORSI IDEATI PER:

  • Espatriati residenti in Europa in cerca di certificazioni subacquee riconosciute
  • Personale militare e forze dell’ordine, attivo o in riserva
  • Contractor di sicurezza privata e operatori marittimi
  • Investigatori e tecnici forensi in ambienti acquatici
  • Agenzie governative e unità di intelligence con esigenze operative subacquee

🔐 Massima riservatezza, professionalità e addestramento orientato alla missione.


✅ CORSI PADI CERTIFICATI

Validi a livello internazionale – standard PADI

Dal livello base al professionale:

  • Open Water Diver
  • Advanced Open Water Diver
  • Rescue Diver
  • Divemaster
  • Corso Istruttori PADI (IDC)

Moduli Tecnici e Specialità:

  • Deep Diver | Nitrox | Wreck Diver | Night Diver
  • Search & Recovery | Navigazione Subacquea | Muta Stagna
  • Fotografia Subacquea
  • Controllo dell’Assetto in ambito operativo

🕵️‍♂️ CORSI DI SUBACQUEA FORENSE E PUBBLICA SICUREZZA

Rivolti a:

  • Nuclei sommozzatori delle forze dell’ordine
  • Tecnici di scena del crimine subacquea
  • Consulenti forensi e investigatori privati
  • Operatori per la sicurezza in ambito giudiziario

Tematiche principali:

  • Recupero e documentazione di reperti subacquei
  • Tecniche per il recupero di vittime e oggetti sommersi
  • Gestione della catena di custodia e prove legali
  • Impiego di sonar e strumenti di localizzazione
  • Coordinamento con autorità giudiziarie (cenni normativi UE/internazionali)

🎓 Attestato professionale rilasciato – valido ai fini curriculari


NUOTO OPERATIVO MILITARE E ADDESTRAMENTO TATTICO ACQUATICO

Formazione operativa rivolta a:

  • Candidati per forze speciali e unità d’assalto anfibio
  • Squadre SAR (Search & Rescue)
  • Reparti militari, contractor, protezione marittima
  • Addestramento per ambienti ostili o clandestini

Moduli di addestramento:

  • Tecniche di nuoto da combattimento
  • Apnea, stress operativo e resistenza al freddo
  • Recupero e trasporto tattico in ambiente ostile
  • Navigazione notturna, mimetismo e missioni simulate
  • Istruttori con esperienza in forze speciali e ambienti reali

🚨 Simulazioni realistiche | Riservatezza e professionalità garantite


📍 SEDI E DATE – ESTATE 2025

🇮🇹 MILANO – Da Giugno 2025
🇮🇹 FERRARA – Da Luglio 2025
🇮🇹 RICCIONE – Da Giugno 2025 (con moduli in mare)
🇸🇲 SAN MARINO – Da Luglio 2025

IT ISOLA D’ELBA – Da Settembre 2025

🕑 Posti limitati – Iscrizioni anticipate consigliate


📞 CONTATTI & ISCRIZIONI

📧 Email: info@subacqueaforense.net
📱 WhatsApp: [+39 340.819.000.2]
🌐 Web: www.subacqueaforense.net

👥 Possibilità di programmi su misura per gruppi, enti di sicurezza e forze armate.

Malattia da Decompressione MDD e Patologia da Decompressione PDD

Nel contesto subacqueo, le sigle MDD e PDD indicano due importanti condizioni mediche legate alla decompressione:

  • MDD – Malattia Da Decompressione
    È una condizione potenzialmente grave causata dalla formazione di bolle di gas (soprattutto azoto) nei tessuti durante o dopo la risalita. Può provocare dolore, paralisi, difficoltà respiratorie e in casi estremi anche la morte. È classificata in forma cutanea, neurologica o sistemica.
  • PDD – Patologie Da Decompressione
    Termine più ampio che include la MDD, l’embolia gassosa arteriosa (AGE) e altre condizioni legate alla risalita troppo rapida o alla decompressione insufficiente. Spesso usato per indicare l’insieme dei rischi decompressivi.

✅ Prevenzione della MDD, PDD e AGE

🔹 1. Buone pratiche d’immersione

Rispetta le tabelle di decompressione o i limiti del computer subacqueo.

Fai una risalita lenta: max 9 m/min; meglio 6 m/min.

Fai una sosta di sicurezza a 3-5 m per almeno 3 minuti, anche in immersioni non decompressive.

Evita immersioni ripetute profonde, specialmente se ravvicinate.

Rispetta le pause di superficie adeguate tra le immersioni.

Evita voli o altitudine entro 12-24 ore da immersioni profonde.


🔹 2. Condizioni fisiche e fisiologiche

Idratazione: la disidratazione favorisce la formazione di bolle.

Evita alcool, fumo, eccessiva caffeina prima e dopo le immersioni.

Non immergerti se sei stanco, malato o sotto stress.

Fai attenzione all’obesità: è un fattore di rischio.

Evita l’immersione se hai raffreddore o infezioni respiratorie.


🔹 3. Prevenzione specifica dell’AGE

Mai trattenere il respiro durante la risalita con autorespiratore.

Risali sempre lentamente, anche da profondità ridotte.

Evita esercizio fisico eccessivo immediatamente dopo l’immersione.

Controlla il buon funzionamento del tuo erogatore e l’equilibrio pressorio.


🩺 Visite mediche e predisposizione

🔹 Esami e visite utili:

Visita medica subacquea con prova da sforzo (ECG sotto sforzo).

Spirometria e valutazione della funzionalità respiratoria.

Ecocolor doppler transcranico con microbolle (test PFO): individua la pervietà del forame ovale

(PFO), una condizione congenita che può aumentare il rischio di MDD cerebrale.

Valutazione neurologica in caso di sintomi sospetti post-immersione.

Controlli periodici se si effettuano immersioni profonde, frequenti o tecniche.


⚠️ Chi è più a rischio?

Subacquei con PFO (Forame Ovale Pervio)

Subacquei over 50, sedentari o con problemi cardiovascolari

Subacquei con storia di MDD precedente Persone in sovrappeso o fumatori

Tossicità dei Gas in Immersione: Ossigeno e Aria

Durante un’immersione subacquea, l’aumento della pressione ambientale influisce direttamente sui gas respirati. Anche gas vitali come l’ossigeno e l’azoto, se respirati a pressioni parziali elevate, possono diventare tossici. Comprendere i limiti fisiologici e pianificare l’immersione con cognizione di causa è essenziale per evitare incidenti.


Tossicità dell’Ossigeno (Oxygen Toxicity)

Perché l’ossigeno diventa tossico?

L’ossigeno a pressione atmosferica è vitale per la vita. Tuttavia, quando viene respirato a pressioni parziali superiori a 1.4 bar (ATA) può avere effetti tossici sul sistema nervoso centrale (CNS), causando convulsioni e perdita di coscienza — eventi potenzialmente letali se si verificano sott’acqua.

Tipi di tossicità da ossigeno:

  1. Tossicità polmonare (effetto Lorrain Smith) – si sviluppa con esposizioni prolungate a pressioni parziali di ossigeno > 0.5 ATA. È rilevante in saturazione o decompressione prolungata.
  2. Tossicità neurologica (effetto Paul Bert) – si manifesta in immersioni profonde con PPO₂ ≥ 1.6 ATA, anche per brevi periodi.

A quale profondità l’ossigeno puro diventa tossico?

L’ossigeno al 100% (PPO₂ = frazione 1.0) raggiunge la soglia tossica di 1.6 ATA già a:

Profondità = (1.6 ATA / 1.0) – 1 = 0.6 ATA = 6 metri

Conclusione:
L’ossigeno puro non deve mai essere respirato oltre i 6 metri di profondità, altrimenti il rischio di tossicità neurologica è elevato. Per questo motivo viene usato solo in decompressione controllata e con tempi limitati.


Tossicità dell’Aria in Immersione

L’aria compressa è composta da:

  • 21% ossigeno
  • 78% azoto
  • tracce di altri gas

Perché anche l’aria può diventare tossica?

  1. Per la componente di azoto:
    L’azoto è inerte ma diventa narcotico a profondità superiori ai 30 metri, riducendo le capacità cognitive e motorie (narcosi da azoto).
  2. Per la componente di ossigeno:
    Anche respirando aria, la pressione parziale dell’ossigeno (PPO₂) aumenta con la profondità.

Limite di tossicità dell’ossigeno respirando aria = PPO₂ 1.6 ATA

Calcolo della profondità critica:

Profondità = (1.6 / 0.21) – 1 = 6.62 ATA = circa 56,2 metri

Perché alcune didattiche indicano 56 metri come limite massimo?

Molte tabelle decompressive e didattiche subacquee considerano 56 metri come limite massimo per l’uso dell’aria, perché:

  • A quella profondità, la PPO₂ dell’ossigeno raggiunge il valore massimo sicuro di 1.6 ATA.
  • La narcosi da azoto diventa marcata, con rischi operativi.
  • È vicinissimo al limite assoluto, e qualsiasi variazione di profondità o errore può superare la soglia critica.

Influenza delle correnti e dell’attrezzatura

Variazioni di profondità e margini di sicurezza

In presenza di:

  • Correnti verticali
  • Moti ondosi
  • Errori nella compensazione del GAV
  • Oscillazioni inconsapevoli

un sub può scendere di qualche metro senza accorgersene, superando i limiti di sicurezza.

Inoltre:

Imprecisione degli strumenti:

  • Computer subacquei e profondimetri possono avere tolleranze di ±1 m o più, soprattutto in modelli non professionali.
  • Alcuni strumenti arrotondano la lettura, sottostimando momentaneamente la profondità.

Esempio pratico:
Un sub è fermo a 55 m con aria (PPO₂ = 0.21 × 6.5 = 1.365 ATA).
Un’oscillazione involontaria di 2 metri lo porta a 57 m:
PPO₂ = 0.21 × 6.7 = 1.407 ATA
Ancora gestibile, ma molto vicino al limite operativo.

A 60 metri: PPO₂ = 0.21 × 7 = 1.47 ATA
A 66 metri: PPO₂ = 0.21 × 7.6 = 1.596 ATA → oltre il limite di sicurezza!

Conclusioni

Durante un’immersione, la gestione delle pressioni parziali dei gas è fondamentale per la sicurezza. L’ossigeno e l’aria, seppur essenziali, possono diventare pericolosi se sottovalutati gli effetti della profondità.
Il limite dei 56 metri con aria non è casuale: rappresenta la soglia teorica massima prima che l’ossigeno diventi tossico. Tuttavia, oscillazioni di profondità e margini di errore negli strumenti impongono una pianificazione conservativa, specialmente nelle immersioni profonde.

I computer subacquei e gli algoritmi di decompressione

I computer subacquei utilizzano algoritmi di decompressione per calcolare l’assorbimento e il rilascio dei gas inerti nel corpo umano durante un’immersione, garantendo così una risalita sicura e prevenendo la malattia da decompressione (MDD). Questi algoritmi si basano su modelli matematici che simulano il comportamento dei gas nei tessuti corporei.

Algoritmi di decompressione più comuni:

  1. Algoritmo di Bühlmann: Sviluppato dal Dr. Albert A. Bühlmann, questo algoritmo suddivide il corpo umano in compartimenti tissutali, ciascuno con tempi di saturazione e desaturazione specifici. È ampiamente utilizzato sia nelle immersioni ricreative che tecniche.

Modello a Bolle a Gradiente Ridotto (RGBM): Questo modello tiene conto della formazione di microbolle nel corpo durante l’immersione. Invece di prevenire completamente la formazione di bolle, l’RGBM consente una formazione controllata, potenzialmente riducendo i tempi di decompressione.

Modello di Permeabilità Variabile (VPM): Simile all’RGBM, il VPM considera la formazione di microbolle e permette una loro crescita controllata, offrendo un approccio alternativo ai modelli tradizionali.

Storia e sviluppatori degli algoritmi di decompressione:

All’inizio del XX secolo, il fisiologo scozzese John Scott Haldane sviluppò il primo modello di decompressione basato su compartimenti tissutali, gettando le basi per gli algoritmi moderni. Successivamente, il Dr. Albert A. Bühlmann perfezionò questi modelli, introducendo l’algoritmo che porta il suo nome. Negli anni più recenti, ulteriori ricerche hanno portato allo sviluppo di modelli come l’RGBM e il VPM, che tengono conto della formazione e gestione delle microbolle durante l’immersione.

È importante notare che diversi computer subacquei possono utilizzare vari algoritmi o versioni modificate degli stessi, influenzando i profili di immersione e le indicazioni fornite al subacqueo. Pertanto, è fondamentale comprendere quale algoritmo utilizza il proprio computer e come questo influisce sulla pianificazione e sulla sicurezza dell’immersione.

I computer subacquei utilizzano diversi algoritmi di decompressione per garantire immersioni sicure, calcolando l’assorbimento e il rilascio dei gas inerti nel corpo umano. Ecco una panoramica dei principali algoritmi adottati dai produttori più noti:

1. Algoritmo Bühlmann ZHL-16C

Sviluppato dal Dr. Albert A. Bühlmann, questo algoritmo è ampiamente utilizzato in vari computer subacquei. Divide il corpo in compartimenti tissutali con differenti emivite per l’assorbimento e il rilascio dell’azoto, permettendo calcoli dettagliati per la decompressione.

2. Algoritmo RGBM (Reduced Gradient Bubble Model)

Il modello RGBM tiene conto della formazione e dinamica delle microbolle durante l’immersione. Offre un approccio più conservativo rispetto ad altri algoritmi, riducendo il rischio di malattia da decompressione.

3. Algoritmo Fused™ RGBM

Sviluppato da Suunto, questo algoritmo è una fusione tra il modello RGBM e altri approcci, offrendo flessibilità sia per immersioni con decompressione che senza. Si adatta dinamicamente al profilo dell’immersione, garantendo sicurezza in diverse condizioni.

4. Algoritmo Pelagic Z+

Utilizzato da alcuni computer subacquei, questo algoritmo è una variante del modello Bühlmann ZHL-16C, ma con impostazioni più conservative. Fornisce margini di sicurezza aggiuntivi, particolarmente apprezzati dai subacquei ricreativi.

5. Algoritmo VPM (Variable Permeability Model)

Il modello VPM si concentra sulla gestione delle microbolle, permettendo una loro crescita controllata durante la risalita. È preferito da alcuni subacquei tecnici per la sua capacità di ottimizzare i tempi di decompressione.

Esempi di computer subacquei e algoritmi utilizzati:

  • Suunto D5: Adotta l’algoritmo Fused™ RGBM, offrendo un equilibrio tra sicurezza e flessibilità per diversi tipi di immersione.
  • Shearwater Perdix: Utilizza l’algoritmo Bühlmann ZHL-16C con opzioni di personalizzazione per i gradient factor, permettendo ai subacquei di adattare il livello di conservativismo.
  • Mares Puck Pro+: Implementa l’algoritmo RGBM, fornendo profili di decompressione conservativi adatti a immersioni ricreative.
  • Oceanic VTX: Offre la possibilità di scegliere tra l’algoritmo Pelagic DSAT, meno conservativo e adatto a immersioni ricreative, e il Pelagic Z+, più conservativo.

È fondamentale che ogni subacqueo conosca l’algoritmo utilizzato dal proprio computer e comprenda come questo influenzi la pianificazione dell’immersione e le procedure di risalita. La scelta dell’algoritmo può influenzare i tempi di fondo, le soste di decompressione e, in ultima analisi, la sicurezza dell’immersione.

I computer subacquei prodotti da DiveSystem, in particolare la serie RATIO® iX3M, utilizzano algoritmi di decompressione avanzati per garantire la sicurezza durante le immersioni. Questi dispositivi offrono una doppia opzione algoritmica, integrando sia l’algoritmo Bühlmann (BUL) che il modello VPM (Variable Permeability Model).

L’algoritmo Bühlmann è disponibile nelle varianti ZHL-12, ZHL-16B e ZHL-16C, consentendo ai subacquei di scegliere l’approccio più adatto alle proprie esigenze.

Questa flessibilità permette ai subacquei di selezionare l’algoritmo più adatto al proprio stile di immersione, sia esso ricreativo o tecnico, garantendo al contempo un elevato livello di personalizzazione e sicurezza.

PADI eLearning: PADI offre corsi online che includono moduli sulla fisiologia dell’immersione, coprendo argomenti come l’assorbimento dell’azoto, i modelli di decompressione e la gestione dei gas inerti.

  1. Articoli e risorse online:
    • DAN Europe (Divers Alert Network): Sul sito di DAN Europe sono disponibili articoli approfonditi sulla fisiologia dell’immersione, l’assorbimento dell’azoto e la prevenzione della malattia da decompressione.
    • Scuba Diver Life: Questo portale offre articoli e infografiche che spiegano in modo chiaro i processi fisiologici legati all’immersione, inclusa la gestione dell’azoto nei tessuti.

Per informazione sui nostri corsi tecnico specialistici di computer subacquei richiedi info a:

info@subacqueaforense.net

Tecnico di Subacquea Forense o Criminalista

Tecnico di Subacquea Forense o Criminalista esperto in Subacquea Forense è colui che svolge una Professione non regolamentata.

La «condizione di chi svolge una professione il cui esercizio richiede conoscenze intellettuali e tecniche, anche molto elevate, senza che però sia necessario, dal punto di vista legale, il possesso di un titolo di studio determinato o, comunque, senza che sia necessaria l’iscrizione a un Ordine o Albo»

Cos’è la Subacquea Forense

Subacquea forense è una definizione fornita da due termini: Subacquea e forense

Con subacquea (immersione subacquea) si intendono quelle attività che permettono all’uomo la permanenza in un ambiente sommerso, prevalentemente acquatico, sia di acque dolci che salate, tramite mezzi ed attrezzature.

La scienza forense è l’applicazione di tecniche e metodologie scientifiche alle tradizionali investigazioni di carattere giudiziario, in relazione all’accertamento di un reato o a un comportamento sociale. È anche nota come criminalistica.

La Subacquea Forense è l’attività di ricerca della prova, tendenzialmente penale, in ambiente acquatico.